Contro l’automobile, una recensione

di: Jackob Flint

Non ho mai letto Mark Fisher anche se nella nostra libreria abbiamo molti dei suoi libri e li consigliamo spesso, però apro questo breve scritto sull’agile e fondamentale “contro l’automobile“, bookbloc di Andrea Coccia – Eris edizioni.

A pagina 13 Andrea scrive: “Mark Fisher prima di ammazzarsi ha scritto che la più grande vittoria sel capitalismo è stata quella di convincere tutti noi che non ci fossero alternative.

Attorno a questo concetto si sviluppano le 50 pagine di questo pamphlet.

Effettivamente è così, da qui parte tutto il ragionamento, ampiamente documentato, di come nell’ultimo secolo e mezzo siamo finiti a vivere questo stramma collettivo, diventanto sempre più convinti che sia assolutamente necessario.

Ho letto il libro in due momenti. Tra le due sessioni ho visto una puntata di un telefilm dove la protagonista, insieme ai suo divertenti amici, va a comprare una bella Toyta ibrida.

Avevo già visto quella puntata, ma la prima volta, quei venti minuti di gag attorno all’acquisto dell’auto, non mi avevano dato fastidio, se escludiamo l’onnipresente stereotipo della donna al volante.

Questa volta mi ha dato fastidio perché il libro di Coccia fa questo: ti rende insopportabile l’automobile.

L’automobile è come l’eroina. È una dipendenza totalizzante. Ha catturato il paesaggio, lo ha reso più grigio, invariabile e puzzolente. Ma ci ha anche cambiato l’umore: ci isola, ci frustra, ci aliena. E come tutte le droge, più la usiamo e meno fa effetto” pagina 46.

Ok, quindi che faccio?

Questa di Coccia è solo una provocazione utopica di un radical-chic privilegiato?

Informazioni aggiuntive
Edizione Eris
Pagine 64 in bianco e nero
Tipo Brossurato
Formato 11×17 cm
Data di uscita Febbraio 2020
ISBN 9788898644728
Prezzo 6,00 €

Questo libro lo trovi in tutte e tre le nostre libreria.

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  1. shop della Libreria Arvultura
  2. Bookdealer.it
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Challenger, una recensione

di Joe Kac

Il 28 Gennaio del 1968 alle undici e trentotto del mattino, la navicella spaziale Challenger esplode nel cielo d’America dopo soli 73 secondi dal decollo. Che cosa ha a che fare questo evento con il libro omonimo di Guillem Lopez? Tutto e niente.
Tutto perché 73, come i secondi di volo della navicella, sono i capitoli che compongono il libro; tutto perché il Challenger è l’elemento comune presente in tutti i capitoli. Niente perché ogni capitolo è un racconto a sé, frammenti di storie da mondi e prospettive differenti. Leggi tutto “Challenger, una recensione”