Partigiani d’Oltremare

partigiani d'oltremare

di: @inpuntadisella

Dalla resistenza un messaggio coniugato al futuro

Matteo Petracci, cultore della materia di Storia contemporanea all’Università di Camerino e già autore di “Pochissimi inevitabili bastardi” e “I matti del Duce”, racconta le vicende storiche e politiche che hanno portato alla formazione di una banda partigiana nell’Appennino maceratese composta da donne e uomini di almeno 8 nazionalità e 3 religioni diverse.

Benché a prima vista questo dovrebbe identificare in maniera univoca luogo e periodo storico in realtà quella dei Partigiani d’Oltremare è una storia difficile da collocare nello spazio e nel tempo, in modo particolare se si vuole stabilire il punto di partenza. Inizia nel 1940 a Napoli?

Nel Corno d’Africa coloniale?

Sulle pendici del Monte San Vicino, in provincia di Macerata, nel 1943?

O forse inizia a Capodistria negli ultimi anni del diciannovesimo secolo?

Tante e tali sono le storie che si intrecciano per costruire un unico, grande, quadro d’insieme che il lettore effettua un continuo viaggio seguendo le sorti e le scelte dei protagonisti.

Quel che non cambia è la sensazione che il testo ti lascia addosso, quella di aver letto una storia potente in grado di sovvertire pregiudizi, consuetudini e miti.

Un esempio su tutti: gli africani non più vittime sacrificali e passive della brutalità del regime fascista, ma soggetti consapevolmente attivi della storia in grado di affrancarsi dal ruolo che normalmente è stato loro attribuito per diventare liberi e liberatori.

Una sorta di nemesi del vestito cucito loro addosso dal fascismo “che li voleva come incapaci di far altro se non studiare il modo di ottenere denaro per soddisfare i propri vizi”, vestito che anche nel dopo guerra e fino ai nostri giorni fatica ad essere abbandonato relegando il migrante a mero soggetto passivo e mai protagonista con una sua storia e una volontà propria.

Partigiani d’Oltremare è un libro anomalo anche dal punto di vista della categorizzazione in cui lo si potrebbe, o vorrebbe, rinchiudere. La struttura del saggio, perché di questo si tratta, è solida e corredata da un accurato apparato di fonti, ciononostante le vicende raccontate dall’autore strabordano dalla forma che ci si può immaginare.

partigiani-d'oltremareQuesto anche perché Petracci ha restituito nelle pagine di Partigiani d’Oltremare il suo percorso di ricerca pluriennale fatto di incontri, interviste, archivi, camminate, presentazioni e viaggi. Inoltre, e questo è un aspetto di particolare rilevanza, il testo cattura quasi per osmosi lo spirito e le vicende dei luoghi e del tempo in cui è stato scritto. Tutta questa ricchezza traspare non solo attraverso la scrittura ma anche attraverso le connessioni che i fatti del passato hanno trovato con il presente, connessioni che scoprirete al termine del libro.

La cosa più interessante che chi scrive ha trovato nel testo è infatti indubbiamente il valore che questa storia ha qui ed ora. In questi tempi in cui il futuro sembra essere un orizzonte schiacciato su una distopia perennemente presente che abbraccia tutti gli ambiti della nostra vita, in cui ogni battaglia sembra inutile perché velleitaria e destinata a soccombere di fronte ad una catastrofe inevitabile, i Partigiani d’Oltremare ribaltano il nostro sguardo sul presente.

Ogni volta che immaginare una liberazione sembrerà impossibile date le condizioni attuali facciamo quest’esercizio mentale: rappresentiamoci neri, nell’Italia negli anni ’40 post leggi razziali, nel pieno della sbornia fascista, oppure immaginiamo di essere donne portate nel “Bel Pese” e costrette a prostituirsi. In quelle condizioni decidiamo di fuggire percorrendo 40 km a piedi in un territorio che non conosciamo per raggiungere una banda di Partigiani in montagna.

Quegli uomini e quelle donne facendo quella scelta hanno immaginato un futuro a partire da una condizione di subalternità pressoché totale.

Chi ha combattuto nella Banda Mario, chi ha scattato e poi conservato la foto che ora compare nella copertina del libro, chi ha saputo costruire quel “a very mixed bunch”, chi ha partecipato a quell’esperienza restituitaci svariati decenni dopo da Petracci, ci ha lasciato un messaggio coniugato al futuro.

Il libro è disponibile nelle librerie del Network Barricate di Carta o puoi ordinarlo mandando una email a: barricatedicarta [at] autistici.org

Partigiani d’oltremare
Dal Corno d’Africa alla Resistenza italiana
Matteo Petracci
ISBN: 978-88-6995-687-4
Caratteristiche:
2019 • 15×21 • 192 pagine • 15€

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