Eterotopie#4, Storia, storie identità continua!
======> Mercoledì 17 marzo ore 21.15 la Libreria Indipendente Sabot di Jesi presenta il libro ”NEGRETTA” (Red Star Press) con l’autrice Marilena Umuhoza Delli.
QUI la pagina dell’evento per info su come partecipare.
Per ordinare una copia: barricatedicarta @ autistici.org (spediamo in tutta Italia)
Il romanzo che razzisti e sessisti non vorrebbero mai farvi leggere!
“Se tua madre lavora, deve per forza di cose pulire le scale. O fare la puttana. Se invece cammini da sola per strada, sei tu a essere presa per una puttana. Succede se sei una donna. Nera. In Italia. Oggi. E non ha nessuna importanza che tu sia nata in questo paese, perché ci sarà sempre chi, ascoltandoti parlare, non potrà fare a meno di stupirsi di come tu conosca così bene l’italiano… Accade perché la lingua della discriminazione non conosce mezzi termini. E aggiunge agli episodi di brutale razzismo mille occasioni di sottile disprezzo e di malcelata ignoranza. A raccontarlo è una ragazza diventata grande sentendosi chiamare Negretta e cresciuta trovando ogni giorno la forza per affrontare le ferite inferte alla sua anima dal sessismo, dal disprezzo per i poveri e dalla xenofobia. Una battaglia per l’affermazione di un’identità afroitaliana che non rinuncia a sfoderare l’arma dell’ironia, costruendo un labirinto di finali imprevedibili, di passioni irrinunciabili e di consapevolezze strappate al disprezzo di chi, pagina dopo pagina, dall’alto del suo machismo e del suo razzismo più o meno conclamato, sarà costretto a scoprire di essere già stato sconfitto dalla storia.“
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Lo scorso Marzo era in programma il nostro quarto festival #Eterotopie – Storia, storie, identità che purtroppo, per ovvi motivi, siamo stati costretti a rimandare.
A distanza di mesi, nonostante la situazione caotica, abbiamo deciso di portare avanti lo stesso l’idea del festival in quanto riteniamo importante e urgente confrontarsi con le tematiche che lo caratterizzano.
Ovviamente la forma è cambiata e anziché concentrarsi intensivamente nei soliti tre giorni, sarà spalmato nei prossimi mesi. Abbiamo preso questa decisione per non buttare il lavoro fatto e con l’intenzione, con l’anno nuovo di provare ad immaginare un altro festival, con altre tematiche e – speriamo – nella forma con la quale siete abituati a conoscerlo.
A distanza di mesi, nonostante la situazione caotica, abbiamo deciso di portare avanti lo stesso l’idea del festival in quanto riteniamo importante e urgente confrontarsi con le tematiche che lo caratterizzano.
Ovviamente la forma è cambiata e anziché concentrarsi intensivamente nei soliti tre giorni, sarà spalmato nei prossimi mesi. Abbiamo preso questa decisione per non buttare il lavoro fatto e con l’intenzione, con l’anno nuovo di provare ad immaginare un altro festival, con altre tematiche e – speriamo – nella forma con la quale siete abituati a conoscerlo.